Bologna Montana Art Trail: Ionel Alexandrescu e Simbiosi.
Intervista di Anna Magli a Ionel Alexandrescu, scultore e restauratore.
“La natura ci offre un’impareggiabile lezione su come costruire una convivenza bella e pacifica nel segno del bene comune”.
Continua ad arricchirsi il suggestivo percorso tematico BOLOGNA MONTANA ART TRAIL, dedicato agli escursionisti che possono percorrerlo a piedi, bike e cavallo. Il percorso, che ha la forma di anello, è contestualizzato in una straordinaria ambientazione naturalistica e storica con una lunghezza di circa 100 km attraverso i paesi dell’appennino tosco emiliano (Loiano, Monzuno, Monghidoro e Monterenzio, S. Benedetto Val di Sambro). BOLOGNA MONTANA LAND ART è una rassegna artistica in continua evoluzione, dove selezionati artisti realizzano opere di Land Art avvalendosi di materiali prevalentemente naturali, come alberi, rami, sassi, terra ed altro. Le opere sono e saranno installate in modo permanente lungo il percorso Bologna Montana Art Trail con l’intento di realizzare nell’arco di alcuni anni una galleria a cielo aperto costellata di decine e decine di opere di Land Art. Dopo aver conosciuto le prime 5 opere, continuiamo le interviste con gli artisti per conoscere il loro approccio all’iniziativa e farci spiegare il significato dell’opera esposta. Oggi è il turno di Ionel Alexandrescu, scultore e restauratore, autore di “Simbiosi”, una scultura alta 7,50 mt che si trova nel comune di Loiano.
Ionel lei ha una laurea in Scultura e Restauro all’Accademia delle Belle arti di Bucarest. Qual è stato il suo percorso artistico?
Dopo essermi laureato all’Accademia di Arte di Bucarest, ho partecipato come scultore a più di settanta mostre personali e collettive in diversi paesi europei. Ho collaborato per due anni con un rinomato scultore in Germania.
Nel 1999 si trasferisce a Torino, dove diviene scultore e restauratore e, in seguito Membro dell’ Albo degli Artigiani Piemontesi.
Dopo il 2000, mi sono trasferito a Torino, dove ho lavorato come restauratore per circa due anni. Successivamente, ho aperto il mio studio di scultura e restauro. Ho partecipato a più di cinquanta simposi nazionali e internazionali di scultura, ricevendo oltre venticinque premi.
Quante opere ha realizzato ad oggi?
Ho realizzato più di trecento opere in legno, metallo e resina, di cui cinquanta sono presenti in collezioni private nel mondo. Da due anni ho ottenuto anche l’attestato di tecnico del restauro dei beni culturali.
Nelle sue opere si percepiscono una stretta unione e un dialogo tra uomo e natura. Qual è la sua idea di armonia fra i due mondi, quello dell’uomo e quello della natura?
Sono uno scultore che ama profondamente il proprio lavoro, in particolare le opere di grandi dimensioni (monumentali) e la Land Art. Per quanto riguarda quest’ultima, non è la mia prima esperienza: ho già realizzato un’altra opera a Valle dei Laghi in provincia di Trento.
Parliamo della sua opera per Bologna Montana Art Trail, “Simbiosi”. Ce la vuole descrivere e spiegare il suo significato?
Apprezzo moltissimo la vostra iniziativa di creare un parco d’arte nella natura lungo circa cento chilometri; la considero unica e originale. Con la mia opera “Simbiosi” ho cercato di arricchire il vostro splendido parco naturale. Ho voluto trasmettere un messaggio di armonia tra l’uomo e la natura, e tra la natura e l’uomo, creando una forma quasi inseparabile, a significare che non possiamo esistere l’uno senza l’altro.
A cosa sta lavorando ora?
Attualmente sto lavorando a una scultura di quattro metri in metallo e a fine luglio parteciperò a un altro simposio di scultura ad Assisi.