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Cristiana Galbiati. Connettersi alla natura attraverso la coscienza della sua bellezza.

Intervista di Anna Magli a Cristiana Galbiati, Professional Counselor e istruttrice di Mindfulness e Autocompassione.

Trascorrere del tempo all’aperto, in spazi naturali come montagne, foreste o spiagge ma anche spazi verdi in città, come viali alberati o parchi, è già stato associato più volte a vari benefici per la salute, come un migliore sviluppo cognitivo e un migliore benessere mentale e fisico. Bastano due passi all’aria aperta per sentirsi subito avvolti da una sensazione di tranquillità e combattere così ansia, depressione e stress. Secondo l’ipotesi della biofilia, che abbiamo già avuto modo di conoscere in una precedente intervista, ogni elemento naturale contribuisce al miglioramento del nostro benessere psicologico. La mente a contatto con la natura ritrova, secondo i suoi tempi, la pace e la calma, abbassando notevolmente il livello di stress. Più tranquillità significa meno sostanze dannose in circolo nell’organismo, a partire dal cortisolo, l’ormone dello stress. Ma soprattutto, connettersi con la natura è un modo per fare un viaggio introspettivo e riallacciare quel colloquio interiore che la vita quotidiana, gli impegni e le altre distrazioni, contribuiscono ad interrompere. Parliamo di connessione con la natura con Cristiana Galbiati, Professional Counselor e istruttrice di Mindfulness e Autocompassione.

Cristiana, possiamo iniziare con il descrivere esattamente cosa significa connessione con la Natura. Quando abbiamo la certezza che questa connessione sta attraversando i giusti canali e viene compiuta con concentrazione e coinvolgimento?
La connessione con la natura va oltre una semplice esperienza sensoriale. Significa sentirsi parte di qualcosa di più grande, sviluppando un senso di interdipendenza e rispetto per l’ambiente che ci circonda. Non si tratta solo di riconoscere alberi o animali, ma di notare come la natura influisce sul nostro stato emotivo e mentale. Ci sentiamo veramente connessi quando siamo immersi nel momento presente, senza distrazioni, in ascolto di ciò che la natura comunica attraverso i nostri sensi, che sia il fruscio delle foglie o il profumo della terra dopo la pioggia. Questa consapevolezza richiede apertura e presenza interiore, ed è qui che la pratica della mindfulness può essere di grande aiuto. La mindfulness ci invita a rallentare, a essere presenti, e a vivere la natura con tutti i nostri sensi, creando uno spazio per una connessione autentica e profonda.

Essere in sintonia con la Natura non significa identificare fauna o alberi ma guardarla nella sua intimità, come si fa con una persona. Come si arriva a questa confidenza?
La confidenza con la natura si sviluppa nel tempo, attraverso l’attenzione consapevole e un atteggiamento di curiosità e rispetto. Come insegnante di mindfulness, incoraggio spesso a vedere la natura come un compagno di viaggio. Quando siamo nella natura, è importante rallentare e lasciarci guidare dai nostri sensi piuttosto che dal desiderio di etichettare o comprendere tutto razionalmente. Ogni volta che ritorniamo alla natura con consapevolezza, la confidenza cresce, e questo dialogo con l’ambiente si fa sempre più profondo. Non si tratta solo di osservare, ma di essere pienamente presenti e disponibili a ciò che la natura ci offre in quel momento. È un rapporto che evolve con la pratica e la pazienza.

Quali sono i benefici fisici, mentali ed emotivi di questa connessione?
I benefici di una connessione consapevole con la natura sono molteplici e ben documentati. A livello fisico, stare nella natura riduce i livelli di cortisolo, migliora la pressione sanguigna e rafforza il sistema immunitario. Mentalmente, migliora la capacità di concentrazione, stimola la creatività e allevia sintomi di ansia e depressione. A livello emotivo, la natura ci aiuta a riscoprire un senso di pace, meraviglia e gratitudine, che contribuiscono all’equilibrio interiore. Questo senso di benessere complessivo deriva dalla capacità della natura di riportarci al momento presente, aiutandoci a rilassare la mente e il corpo, favorendo uno stato di armonia profonda.

Tu identifichi vari “livelli” di connessione, primitivi e più profondi. Come si diversificano?
La connessione con la natura avviene su più livelli, ciascuno dei quali richiede un diverso grado di immersione e consapevolezza. Il primo livello è il più accessibile, in cui ci troviamo semplicemente fisicamente presenti in un ambiente naturale. Anche una breve passeggiata in un parco può già offrirci benefici, ma in questo stadio il nostro coinvolgimento è più passivo, limitato alla percezione visiva o estetica.
Il secondo livello richiede un impegno consapevole. Qui inizia un dialogo più attivo tra noi e la natura, in cui permettiamo ai nostri sensi di guidarci e diventiamo parte dell’ambiente. Potremmo notare suoni, odori e sensazioni fisiche che solitamente trascuriamo, immergendoci più profondamente nell’esperienza. È un livello che ci invita a vivere la natura con un coinvolgimento più completo e a percepirne la complessità e bellezza in modo più profondo. Infine, il livello più immersivo è quello in cui sperimentiamo una connessione quasi spirituale con la natura. In questo stadio ci sentiamo parte integrante di un tutto più grande, proviamo un senso di appartenenza e interdipendenza con l’ambiente che ci circonda. Questo livello richiede una grande apertura e la capacità di lasciarsi andare completamente alla natura, percependola non solo come uno sfondo, ma come una parte viva di noi stessi.

Siamo tutti in grado di raggiungere quelli più immersivi?
Sì, assolutamente. Credo che tutti abbiano il potenziale per raggiungere questi livelli più profondi, ma non è un processo automatico. Serve la volontà di rallentare e di permettersi di essere presenti nel momento. La nostra vita moderna, spesso frenetica e piena di distrazioni, può rendere difficile trovare il tempo o lo spazio mentale per una connessione così immersiva. Tuttavia, con la pratica, è possibile per chiunque. La mindfulness è uno strumento eccellente per coltivare questa capacità, perché ci aiuta a rimanere presenti e aperti a ciò che la natura ci offre, anche in ambienti quotidiani come parchi cittadini o giardini. È l’atteggiamento con cui ci approcciamo alla natura, curiosità, attenzione ai dettagli e apertura, che fa la differenza.

In che modo la mindfulness può approfondire la nostra connessione con la natura?
La mindfulness è uno strumento potente per intensificare la nostra connessione con la natura. Ci aiuta a essere presenti nel momento, ad accogliere ogni sensazione senza giudizio e a sintonizzarci con ciò che ci circonda. Come insegnante di mindfulness, uso spesso questa pratica per guidare le persone verso un’esperienza più consapevole e completa della natura. Quando pratichiamo mindfulness all’aperto, siamo invitati a rallentare e a notare dettagli sottili, come le sensazioni tattili del vento sulla pelle o il profumo della terra dopo la pioggia. Questa consapevolezza ci permette di vivere la natura non solo con i sensi, ma anche con il cuore, rafforzando il nostro senso di appartenenza e interdipendenza con l’ambiente. 

Come si inserisce la bellezza dell’ambiente in questo connubio, che importanza riveste l’aspetto estetico?
La bellezza della natura gioca un ruolo essenziale nella connessione che sviluppiamo con essa. La natura, con le sue forme, colori e suoni, risveglia in noi un senso di meraviglia e apprezzamento che è intrinsecamente legato al nostro benessere emotivo. Quando ci troviamo di fronte a paesaggi mozzafiato o semplicemente notiamo la perfezione di una foglia o di un fiore, accediamo a uno stato di gratitudine e serenità che ci avvicina ulteriormente alla natura. L’estetica non è solo piacevole; è un invito a entrare in sintonia con il mondo che ci circonda.

Perché comprendere e coltivare la connessione con la natura diventa anche un contributo alla sostenibilità ambientale?
La connessione con la natura non è solo benefica per il nostro equilibrio personale, ma ha anche un impatto importante sul nostro rapporto con l’ambiente. Quando ci sentiamo veramente connessi alla natura, siamo più inclini a prenderci cura di essa, a proteggerla e a fare scelte più sostenibili. Questa consapevolezza ci spinge a riflettere sul nostro ruolo nel mondo naturale e a comprendere che il nostro benessere è strettamente legato a quello dell’ambiente. Coltivare questa connessione non solo ci aiuta a vivere in modo più equilibrato, ma ci rende anche cittadini più responsabili e attenti alla sostenibilità.

Che cosa consiglierebbe, a un neofita che non ha esperienza di meditazione?
Per chi è alle prime armi con la meditazione, un esercizio semplice ma efficace potrebbe essere quello di fare una passeggiata consapevole. Durante questa camminata, l’obiettivo non è coprire una lunga distanza o raggiungere una meta, ma prestare attenzione a ciò che ci circonda. Concentratevi sui suoni, come il vento o il canto degli uccelli, notate i dettagli visivi, come il colore delle foglie o la luce del sole attraverso gli alberi, e percepite le sensazioni fisiche, come il terreno sotto i piedi o il calore del sole sulla pelle. Quando la mente si distrae, riportatela dolcemente al momento presente. Questo esercizio può essere un modo potente per iniziare a sviluppare una connessione più profonda con la natura, anche nelle situazioni di tutti i giorni.